Il mio ex-amante mi viene a trovare in Africa. Tra qualche settimana.
Ieri al telefono la conversazione si è svolta più o meno così:
Lui: “Senti, ma io che vaccini mi faccio? Quanti me ne servono, dove andiamo? C’è la malaria dove andiamo? E io come faccio? Devo fare la profilassi? E se poi mi viene la malaria? E se poi mi fa male la profilassi? Etc Etc Etc”
Andiamo su una stupida, paradisiaca isoletta sulla costa nord, in cui l’unica possibile minaccia è un asino arrabbiato che ti morde o un aragosta che ti pizzica le dita (mmm, forse –tra i vaccini- potevo includere anche la rabbia, non si sa mai....) Giusto per aggiungere un po’ di brivido, potremmo andare a fare un’avventurosissima escursione sulla barriera corallina... che si sa che i coralli tagliano e magari pure ti ferisci...
Però guidare in mezzo alla savana è meraviglioso, e mi fa sentire viva. Mentre girare in tondo a viale Parioli per ore per cercare parcheggio mi fa sentire un’idiota nel posto sbagliato della terra.
L’Uomo arriverà e se la caverà benissimo. Sono sicura che amerà questo posto quanto lo amo io. È solo che adesso io sono Indiana Jones e lui è una di quelle fichette bionde che strillano nel film quando vedono lo scarafaggio.
Però poi si amano, e dunque....
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