Saturday, January 20, 2007

L'Amante e l'Ikea

Le amanti non vanno all’Ikea. Praticamente per contratto.
Questo è forse uno dei pochissimi aspetti positivi del ruolo.
Niente palline, salmone affumicato e pessimo caffè svedese per noi. No grazie.

Noi all’Ikea ci andiamo da sole. Costrette da esigenze abitative non più ulteriormente prorogabili, tipo procurarsi lo scopetto per il bagno e magari anche il tavolo della cucina, una volta l’anno ci avventuriamo in quel che (almeno in Italia, ma anche in altre nazioni europee) è il regno indiscusso della coppia.
La coppia legittima.
Quella che compra il cassettone e il fasciatoio. Che guarda imbambolata i pomelli per la porta della serie Oppenden. Che amorevolmente viene scortata e accudita da omini Ikea vestiti di giallo, con una laurea in fisica quantistica e una in ingegneria informatica (ma avete mai provato ad assemblare una cucina Ikea??!), per spiegargli i meravigliosi vantaggi del fai-da-te-la-tua-cucina- te-possino- cara-ho-sbagliato-di-nuovo-ora-non-c’entra-il-frigo....

Insomma, nonostante le svedesi buone intenzioni non discriminatorie, i single (per non parlare delle amanti... a quando una bella pagina garçonniere sul catalogo?) sono relegati a paria. Che si andassero a nascondere in mezzo alle palline, loro.

La mia parte preferita del tutto è quando, una volta superata indenne l’esposizione di camere da letto, bagni, salottini etc, dopo aver guadato a fatica l’interminabile assortimento per la cucina/bagno/letto etc ed aver acquistato con orgoglio la caffettiera da uno, la tovaglietta da uno, le lenzuola per il letto singolo, e il porta-spazzolino da uno, si arriva alla sezione degli SCAFFALI.

Ora, lo scrivo tutto maiuscolo perchè gli SCAFFALI sembrano usciti dalla cantina di Pantagruel o altra gigantesca creatura che si sia divertita ad impilare tutto in posti altissimi e irraggiungibili all’essere umano.

La zona degli SCAFFALi è la zona del maschio. E’ quando il vostro Lui, con lo scintillio negli occhi, si lancia con il carrello a tagliare le gambe dei malcapitati passanti maschi rivali, al grido belluino di “Kompioskkan lo prendo io cara!” e poi sparisce.

In mezzo a tutto questo ci sono io. Con il mio foglietto in mano con le coordinate per trovare una cosa chiamata “Biorkudden” che dovrebbe essere il tavolo della cucina. Io, da sola. Perchè non si porta l’amante all’Ikea.

Dopo dieci minuti buoni di caccia al tesoro tra gli SCAFFALI finalmente trovo biorkudden, posizionato all’altezza di un quarto piano di palazzina. Dunque, armata di sorriso ed occhioni, vado in cerca dell’omino giallo Ikea, quello che in teoria dovrebbe aggirarsi nei paraggi proprio per aiutare quelle come me sprovviste dell’attrezzo-uomo.
Attrezzi-uomo di cortesia.

Eppure, quando finalmente ne trovo uno, lui mi guarda con aria interrogativa, come per dire “e te cosa ci fai qui da sola in mezzo agli SCAFFALI?” come se avesse visto cappuccetto rosso aggirarsi sola per il bosco.. Che –benchè il suo lavoro dipenda da questo- davvero lui non ce la fa, ad accettare che ci possano essere fanciulle all’Ikea non accompagnate. La cosa deve parergli così strana che nemmeno ci prova, nemmeno ammicca, e bofonchiando tira giù Biorkudden con la faccia della disapprovazione.

Questo fino a qualche tempo fa.
Poi, ho smesso di essere l’Amante... pur tenendomi a quei buoni 13mila chilometri e deserti del Sahara lontano dall’Ikea più vicina.
Questo, ahimè, non mi ha salvata. Povera me illusa.
Perchè Ikea ha UN SITO INTERNET. (ovviamente non omologato per le lente connessioni africane e dunque più lento che un giro tra le esposizioni sotto natale).
Perchè il mio Uomo ha comprato 4 tessere internazionali e le ha usate tutte per chiamarmi da dentro la maledetta Ikea, mentre provava il materasso di “Beddinge”, sproloquiando sul maldischiena e su io che mi tiro le coperte.

Io ho tenuto duro. Abbiamo comprato il coso, e niente altro.
Ma il mio Uomo è stato preso da malattia, ed ha deciso che sarà Ikea a consolidare la nostra unione, evidentemente.

Quasi rimpiango i tempi in cui, con sguardo ammiccante, mi chiedeva “ti è piaciuto?” dopo avermi scopata... Ora tutto quello che ricevo sono delle email con inquietanti domande tipo “ti piace Maalkko? Che dici, ci entrerà? Sarà troppo grosso?” E guardate che i doppi sensi ce li sto mettendo io, sperando magari di essermi sbagliata ed aver scambiato una mail erotica per un problema di arredamento.

Le palline. Vado a nascondermi tra le palline.